“Chi cammina è invincibile” (Erri De Luca)
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Ogniquota News



17/12/2011: I Convegno FederTrek e Presentazione Programma 2012

Un dettaglio dell'intrevista al Presidente FederTrek, Paolo Piacentini, la puoi trovare a questo link:

http://www.prismanews.net/ambiente/in-cammino-contro-la-crisi-la-filosofia-di-federtrek.html



04/04/2011-09/04/2011: Settimana Federtrek -30% di Sconto da OUTDOOR ITALIA


5/04/2011: Presentazione Libro "Sentieri da Favola"


19/12/2009: Presentazione Programma FIE 2010


26/7/2009: Manifestazione in difesa dal Terminillo

Manifestazione in difesa del Terminillo dal progetto "Terminillo Superki" (per approfondimenti vedi articolo su http://www.trekking.it/it/news/Difendiamo-il-Terminillo_2884.html) indetta in comune dalla FIE, CAI, Legambiente, WWF, Mountain Wilderness, Italia Nostra, ecc. La partecpazione è andata oltre le aspettative visto il periodo di ferie, raggiungendo circa 300 persone di cui un centinaio della FIE.

Associazione Ogni Quota


21/4/2009:INIZIATIVE DI AIUTO PER IL TERREMOTO DELL'ABRUZZO:

Pubblichiamo questo appello dagli amici del gruppo Geomont Abruzzo

ORFANOTROFIO TERREMOTATO DI S.GREGORIO (AQ)

GEOMONT ABRUZZO DI MAGLIANO DE' MARSI SI E' ATTIVATO PER UNA RACCOLTA DI FONDI FINALIZZATA ALLA FORNITURA DI MATERIALI DI PRIMA NECESSITA' A FAVORE DELL'ORFANOTROFIO DEL CENTRO TERREMOTATO DI S. GREGORIO (AQ).

LA RACCOLTA FONDI HA DECORRENZA IMMEDIATA E LE PERSONE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE AUTORIZZATE A TALE RACCOLTA SONO I SIG.RI:
- FONTANI ACHILLE - TEL: 347/6873118
- SANTOPONTE DANILO
- ROSSI ALESSANDRA
- TANGREDI ALBERTO
CHE NELLA MASSIMA TRASPARENZA RILASCERANNO DELLE REGOLARI RICEVUTE AL MOMENTO DEL VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO E PROVVEDERANNO ALLA DIRETTA CONSEGNA DELLE SOMME RACCOLTE ALLE RESPONSABILI DELL'ORFANOTROFIO STESSO.

SI SOLLECITA LA MASSIMA DIVULGAZIONE DA PARTE DI TUTTI I SOCI DELLA PRESENTE INIZIATIVA.

Magliano 14/04/2009


10/4/2009: INIZIATIVE DI AIUTO PER IL TERREMOTO DELL'ABRUZZO:

Riceviamo questo appello dalla FIE Lazio che sottoscriviamo ed invitiamo ognuno a dare il sostegno che può:

Cari Amici.
come tanti in questa circostanza drammatica, la FIE Lazio partecipa ad una iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal tragico terremoto. Con la collaborazione del Comune di Civitella Alfedena che ha già provveduto ad un primo invio dei beni di prima necessità e di alcune persone volenterose, a partire da venerdì 10 aprile e fino a venerdì 17 aprile, si vuole raccogliere quel materiale indispensabile per coloro che si trovano in condizioni disperate.

Verranno quindi allestiti dei punti di raccolta in alcune città italiane (in basso l’elenco e l’indirizzo dei volontari cui fare riferimento). Quanto raccolto verrà dai volontari trasferito a Civitella Alfedena (punto centrale di raccolta) dove il comune provvederà alla consegna diretta nei paesi sinistrati.

L’elenco dei beni richiesti è il seguente:
- Coperte
- Maglioni e giacche nuove
- Vestiario nuovo e giocattoli per bambini
- pannolini per bambini
- pennarelli, colori, matite, cartoncini
- assorbenti da donna
- articoli per l’igiene e la pulizia del corpo

Si prega gentilmente, al fine di facilitare il compito ai volontari, di riporre il materiale in scatole di cartone prima di consegnarlo e di scrivere sulla scatola la seguente dicitura:
“Sosteniamo l’Abruzzo” Civitella Alfedena (AQ)”.

Vi informo che alcuni paesi terremotati, non avendo subito vittime, sono stati soccorsi in maniera marginale nonostante non abbiano più una dimora e i beni di prima necessità. La notte si raggiungono temperature intorno ai 4/5 gradi.

Chiunque volesse allestire ulteriori punti di raccolta, può farlo inviando i propri dati entro la serata del 10 aprile al seguente indirizzo e-mail: info@labetullaonline.com.
Visto che questo mezzo è un tam tam straordinario Vi prego di far girare questa iniziativa.

ELENCO ED INDIRIZZO DEI VOLONTARI E LORO PUNTI DI RACCOLTA:

CIVITELLA ALFEDENA – Punto di raccolta principale e di riferimento per le spedizioni a mezzo posta o corriere: Comune di Civitella Alfedena (AQ) – presso Ufficio Turistico – via Nazionale 67030 Civitella Alfedena (AQ)
info@labetullaonline.com
Ref. Pietro Santucci – 335/8053489

Roma – Punto di raccolta - dalle 17,00 alle 20,00
FIE Lazio (Federazione Italiana Escursionismo)
Via Paolo Luigi Guerra, 20
CINECITTA’ EST 00176 ROMA
segreteria@fielazio.it
Ref. Alessandro Piazzi – 338/9571616

Roma – Punto di raccolta
Sig. Antonio SOAVE
Via Pieve Torina n. 26
ROMA
asoave@hotmail,it
Ref. Antonio Soave – 338/9571616

Gaeta – Punto di raccolta
Serigrafia Stamperia del Mare S.r.L.
Via Annunziata, 11
04024 GAETA (LT)
diciaccio9@libero.it
Ref. Paciullo Giuseppe – 0771/466366 - 0771/460066 - 393/9932215

Formia – Punto di raccolta
Sig.ra Paola Villa
Via Giuseppe Paone, 39
04023 FORMIA (LT)
paleov@libero.it
Ref. Paola Villa – 347/9076743

Latina – Punto di raccolta – dal lun. al ven. dalle ore 16,00 alle ore 19,00
Ass. Domus Mea
Ass. Mantice
Via Amaseno, 29
C/o Scuola Media Statale Corradini
04100 LATINA
domusmea@fastwebnet.it
Ref. Laura Perazzotti – 0773 – 624936

Napoli – Punto di raccolta – disponibili per la raccolta da martedì 14 aprile.
Centro Discipline Naturali
Via Orsi, 11
Uscita Tangenziale Arenella
Fermata metro linea 1-Medaglie d’Oro
80128 NAPOLI
laura.intrito@gmail.com
Ref. Laura Intrito – 380 – 7184136


20/3/2009:

Avete in cantina o in soffitta una vecchia bicicletta di cui volete disfarvi ?
O, al contrario, vorreste comprare una bici per voi o per vostro figlio, ma non volete spendere troppo, né rischiare di comprare qualcosa di poco efficiente ?
L'occasione giusta ve la offre Arché.
Domenica 5 Aprile dalle ore 16,00, nell'area pedonale di via del Pigneto a Roma organizza un'asta di bici usate e ricondizionate, col patrocinio del VI municipio del Comune di Roma e l'attiva collaborazione dell'officina di BBike di via del Pigneto 30/A. Quest'ultima si è resa disponibile a ricevere vecchie bici anche mal ridotte, rimetterle in sesto e renderle disponibili per l'asta.
Il ricavato andrà per intero al finanziamento delle attività di Arché.

Aspettiamo le vostre bici (vanno bene anche bici molto ridotte male ci pensano i tecnici a renderle funzionanti), vi chiediamo di portarle presso l'officina BBIKE in via del Pigneto 30/A  entro il 16 Marzo per darci il tempo di aggiustarle e catalogarle.
Donate per rendere questa iniziativa un successo, potete estendere l'invito a donare o partecipare a tutti i vostri amici, parenti o conoscenti.

Per qualunque informazione non esitate a contattarmi

Luca Ghiurghi
Eventi e Raccolta Fondi
Archè ONLUS - Roma
06 77250350
335 8430102
www.arche.it


12/12/2008:
Presentazione del libretto Programma FIE 2009 con tutte le escursioni delle associazioni appartenti alle FIE, appuntamento alle ore 18,30 presso i locali della Città dell'altra Economia (Largo Dino Frisullo, all'interno del Campo Boario dell'ex-mattatoio di Testaccio)
Nell'occasione verranno consegnati gli attestati di partecipazione al Corso Base di Accompagnatori Escursionistici e la presentazione dello studio-filmato relativo al "Sentiero E1 nella Valle del Salto", preparato in occasione dell'inaugurazione di apertura dei tratti Cartore - Corvaro - Fiamignano - Borgo S.Pietro - Petrella Salto, curato dai nuovi Accompagnatori Escursionistici Nazionali della Federazione Italiana Escursionismo (XXIII° corso AEN).


6-8/12/2008:
Mercatini di Natale, al chiostro del Bramante dalla 10 alle 21.


23/11/2008:
Seconda Festa annuale della nostra Associazione.
Nell'iniziativa sono state preparate e fatte una escursione all'anello di Porciano Vecchio, una passeggiata a Ferentino, dal centro storico fino a Monte Radicino e una visita ecoturistica ad Anagni, la città dei papi.
Tutti i partecipanti a uscite concluse, si sono riuniti per un pranzo sociale al ristorante; tutte le foto di questo evento sono visibili nel link Album Fotografico .


7/03/2008:
Nei locali della Cacciarella si è tenuta la serata in onore di Gianfranco, è stata una serata intensa, molto partecipata e commovente per la forza che proveniva dalla passione ed il coinvolgimento emotivo delle persone intervenute per ricordare i momenti vissuti con Gianfranco.
Il materiale proposto (foto, film, diapositive, poesie, testimonianze) hanno dato una panoramica, anche per chi magari non ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona in montagna e nella vita.

Associazione Ogni Quota                       Associazione Ogni Quota


19/02/2008:
Purtroppo questa è una di quelle notizie che non si vorrebbe mai sentire e meno ancora dare.......
venerdi 15 febbraio è venuto a mancare una persona eccezionale, prima ancora che un escursionista ed una guida.
La cerimonia per l'ultimo saluto di tanti che lo hanno seguito per tanti anni si è tenuta sabato 16 febbraio nella chiesa di S. Nicola nel vecchio borgo di Cesano, cosi piccola da non poter contenere la grandissima folla composta da parenti, amici, associazioni FIE, CAI, Soccorso Alpino ecc. che si è stretta nell'ultimo abbraccio ideale.
Posso solo dire che quando l'ho conosciuto, nel 2004, la prima impressione che mi ha dato e che penso dava a tutti, era di una rassicurante calma che riusciva a trasmettere, anche quando le cose non erano facili da fare;
riusciava a trasmettere la sua sicurezza anche a chi stava intorno, in particolare mi domandai come faceva a portare delle persone, digiune di arrampicata, a provare quelle esperienze che altri si sarebbero ben guardati dal proporre.
Solo la sua generosità verso gli altri e l'amore che aveva per la montagna poteva farlo.

Lascio lo spazio alle parole di Antonio Citti, che più di me lo ha conosciuto:

"Pochi tra gli escursionisti non hanno conosciuto o sentito parlare di Gianfranco Becchere:
una persona veramente straordinaria.
Straordinaria la sua modalità di affrontare le cose della vita così come un'avventura in montagna.
Proiettato in avanti, verso la meta prescelta ma con i piedi per terra, concretamente concentrato sul cammino e sugli ostacoli da superare o aggirare, senza pretese nè arroganza.
La semplicità e la grande capacità di farti comprendere il percorso non sminuendone nè ingigantendone le difficoltà ma ponendosi umilmente il quesito: posso farcela? come?
Un altro aspetto del suo carattere il grande amore per il suo territorio: la Tuscia, così dolce e così inquietante, forre spine e dirupi alternati a pianori torrenti e frutteti, castelli e necropoli, borghi cinti da mura e vicoli tortuosi, vini aspri e acque acidule, vulcani placati e ancora vivi nei fenomeni termali e le polle sulfuree, caratteri ruvidi e sanguigni un pò schivi e un pò esagerati, una storia antichissima alle spalle.
Carattere un pò come quello di Gianfranco, generoso, pronto alle novità e a mettersi in gioco per andare avanti, ma capace anche di fermarsi ad allungare una mano a chi resta dietro. Non è facile trovare qualcuno a cui potersi affidare, a cui affidare anche la propria vita.
Gianfranco ti donava questa silenziosa garanzia nel breve tempo in cui entravi in contatto con lui per iniziare un percorso azzardato, cercando ogni volta di superare un pò i propri limiti ma senza strafare. Ricordo tra le altre una sua impresa particolare: la traversata invernale in solitaria del Massiccio del Gran Sasso, affrontata da pochi altri con successo.
Nel CAI e nel Soccorso Alpino da sempre, in Sentiero Verde e poi come Istruttore Nazionale nella FIE Lazio, ha addestrato centinaia di futuri accompagnatori con il valido supporto della sua compagna e AEN Stefania Arcipreti, con l'obiettivo di fornire tecniche e strumenti per la progressione in sicurezza all'escursionismo avanzato.
Altre centinaia di escursionisti l'hanno conosciuto come guida appassionata e tranquilla nei percorsi più impegnativi e più tecnici.
Non esagero se affermo che Gianfranco può essere preso ad esempio come accompagnatore e come escursionista ma anche soltanto come uomo.
E io lo voglio ricordare come amico e quasi come un fratello maggiore, nei momenti in cui, nella cantina scavata nel tufo della casetta a Soriano al Cimino, parlavamo dei programmi futuri, dei viaggi, dei nuovi itinerari, mentre orgogliosamente mi riempiva il bicchiere del vino fatto con le sue mani, forte, buono, saporoso, sanguigno come lui e sorrideva stringendo gli occhi."


7/12/2007:
Il 25 Novembre 2007 la nostra Associazione ha iniziato le attività con la festa inaugurale di presentazione.
Nell'ambito di questa iniziativa, sono state preparate e fatte una escursione al Monte Lupone, una visita all'Antiquarium di Colleferro e una visita ecoturistica dell'antica cittadina di Segni.
A gite concluse tutti i patecipanti si sono riuniti per un pranzo al ristorante.
Le foto di questo evento sono visibili nel link Album Fotografico

 

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Rassegna Stampa

26/7/2009: Manifestazione in difesa dal Terminillo

Dal sito: http://www.unonotizie.it/6591-no-al-terminillo-superski-un-escursione-con-oltre-200-partecipanti-per-lanciare-un-appello-alle-istituzioni.php

 
RIETI / 28-07-2009

RIETI: NO A TERMINILLO SUPERSKI /appello di CAI, WWF, ANISA, FIE, UISP, Italia Nostra, Legambiente, As. Zavka e Mountain Wilderness

RIETI (UnoNotizie.it)

Il CAI Lazio e Umbria, ANISA Ass. Naz. Insegnanti Storia dell'Arte, FIE Federazione Italiana Escursionismo, Legambiente, Italia Nostra, Mountain Wilderness, UISP Lega montagna, WWF, Associazione Stefano Zavka, si sono ritrovate al Terminillo, presso il Rifugio “Angelo Sebastiani”.
Guidati proprio dal CAI di Rieti, più di 200 escursionisti di età compresa tra i 5 e gli 88 anni, dal Lazio, dall'Abruzzo, dall'Umbria si sono incamminati lungo il sentiero 404, per apprezzare sul campo il valore ambientale del Terminillo, raccogliere firme per la creazione del Parco Regionale e saperne di più del “Terminillo Superski”. Nell'appello inviato alla Provincia di Rieti e alla Regione Lazio si chiede infatti di produrre i necessari studi di fattibilità e le analisi di impatto e di incidenza ambientale, per poter valutare il progetto sotto il profilo tecnico.

Nell'appello, tuttavia, si ribadisce che la sostenibilità di questo “ Terminillo superski” appare, dai pochi numeri noti, improbabile, prima di tutto sotto il profilo economico e finanziario; perciò si propone un'inversione di tendenza con la creazione di un Parco Regionale e la modernizzazione degli impianti di risalita esistenti e/o già dismessi. Il cartello delle Associazioni è consapevole che le popolazioni montane di questo territorio aspettano e meritano un vero piano di rilancio economico: non siamo del fronte del “no” a tutti costi, ma siamo convinti che “come e dove” e “fare insieme” siano le sole soluzioni di rilancio per un progetto integrato, che diversifichi l'offerta turistica per un futuro davvero sostenibile e duraturo, affinché servizi e attività non si riducano ai soli impianti sciistici per le poche settimane all'anno in cui c'è la neve e la possibilità di sciare (in pista... perché gli scialpinisti sanno bene quali magnifiche opportunità il Terminillo offra a chi non usa impianti di risalita e piste battute). Con la realizzazione di questo “superski” il paesaggio montano resterà deturpato e desolante quando la neve non lo ricoprirà, cioè molti mesi all'anno.

Con grave danno per lo sviluppo del turismo “slow”, dei camminatori, di chi contempla orizzonti e panorami, di chi apprezza il perfetto equilibrio tra paesaggio integro e la cultura, gli eventi di qualità, la storia, i sapori locali. Insomma di chi cerca ancora autentici aspetti di “Bell'Italia” che purtroppo vengono erosi da interventi speculativi e quant'altro.
Oggi i maggiori centri turistici delle Alpi cercano di differenziare l'offerta, per destagionalizzare i flussi turistici e avere visitatori anche durante l'estate e l'autunno. Lo sci di pista non basta più, nemmeno sulle Dolomiti, diventate patrimonio UNESCO, e gli operatori e le amministrazioni locali cercano di trattenere i turisti più a lungo e durante tutto l'anno, puntando sull'offerta integrata di tutte le risorse del territorio: beni ambientali e artistici, molta eno-gastronomia, termalismo, manifestazioni storiche, folkloristiche e culturali, eventi, attività sportive plein-air, e così via. È la strada maestra da percorrere, a maggior ragione sull'Appennino: era solo il 2007 quando i comuni del Terminillo reclamavano il riconoscimento dello stato di calamità naturale per mancanza di neve e chiedevano sussidi per gli operatori colpiti dal fallimento della stagione sciistica.
Altre iniziative, in particolare per promuovere l'istituzione del Parco Naturale del Terminillo, sono previste per i mesi che verranno.

Il Cartello delle Associazioni

- Uno Notizie Rieti -

 


2/3/2009:

Riceviamo e Pubblichiamo da Paolo Piacentini
Presidente Parco Regionale Monti Lucretili

BRACCONAGGIO E ANTIBRACCONAGGIO: UNA GUERRA TRA BANDE

Leggete con attenzione questa lunga ed accorata lettera di un bravo Guardiaparco dei Monti Simbruini che denuncia con forza l'isolamento che vive, insieme a molti suoi colleghi, nel battagliare ogni giorno contro il fenomeno del bracconaggio che con sempre più sfacciataggine impera nelle nostre Aree Protette.

L'ultimo episodio ha riguardato nei giorni scorsi il prezzo pagato da uno splendido esemplare femmina di gatto selvatico (Felis sylvestris), inchiodato come Cristo ad una tabella informativa del Parco. Il prezzo di
una guerra che si combatte nell'indifferenza generale e con sforzi sconosciuti all'opinione pubblica, pagato questa volta da un animale tanto elusivo e raro quanto protetto a livello comunitario, come gli "effetti
collaterali" delle moderne guerre condotte con armi intelligenti, che sterminano bambini innocenti, anch'essi protetti dalle convenzioni internazionali. E tutti gli innocenti colpiti, i bambini indifesi come la
splendida femmina di gatto selvatico inchiodata sul legno, in una guerra hanno una funzione strategica nelle menti criminali di chi la conduce: indurre gli avversari ad un timore etico che li faccia indietreggiare di
fronte alla strage indiscriminata, allentare la pressione davanti all'atto raccapricciante, all'orrore che avvisa di una determinazione senza limiti e disposta a tutto. Suscitare quel terrore etico che freni l'impegno nell'azione
al fine di evitare vittime innocenti.

Le attività di contrasto del bracconaggio svolte quotidianamente e sistematicamente sul territorio assumono sempre più la dimensione della guerriglia nelle sue modalità operative e i connotati della guerra tra bande
nella sua dissociazione dagli obiettivi collettivi, con il susseguirsi di agguati, blitz, ritorsioni, risposte colpo su colpo, e la sua espressione in un contesto di isolamento culturale e istituzionale, in una condizione di
separazione sociale dove si combatte una lotta che appare senza interesse pubblico. Non sembra essere una battaglia della legalità contro il crimine come dovrebbe essere, supportata dal sostegno socio-culturale e dal senso civico della comunità e incoraggiata dalla vicinanza delle istituzioni preposte e dalla denuncia dei mezzi di informazione; appare piuttosto quasi uno scontro tra gruppi avversi, tra insaziabili interessi illegali di gruppi
di persone v/s la forte motivazione personale di nuclei di lavoratori pubblici presenti sul territorio a tutela di un patrimonio collettivo, dipendenti pubblici le cui attività e funzioni sono ignorate da ogni
obiettivo, programma o interesse politico e istituzionale, ad ogni livello.
Uno scontro tra gruppi contrapposti che si contendono il controllo di un territorio e ne rivendicano a loro modo la sovranità: la libera e privata "fruizione" delle risorse naturali da una parte e il rispetto delle leggi
per la loro tutela dall'altra. Una guerra tra bande, appunto, emarginata alla periferia del vivere civile ed esclusa dai dibattiti sulla sicurezza e sulla legalità.

In questa guerra quotidiana che si combatte anche nel Parco dei Monti Simbruini, come detto l'ultima vittima innocente nota è stato un esemplare femmina di gatto selvatico, probabile ritorsione al sequestro di un'arma da fuoco effettuato dai Guardiaparco circa due settimane prima. Un risultato questo che è stato il frutto di una costante presenza sul territorio e di una capacità d'intervento temprata dalla volontà e dall'esperienza
acquisita, che ha portato dopo un'intera giornata operativa sul campo al ritrovamento dell'arma nascosta in montagna dal bracconiere in fuga e alla sua identificazione, ispezione domiciliare e denuncia penale.

Le continue e faticose operazioni antibracconaggio, messe in piedi tra mille sforzi e sacrifici, quasi mai hanno il risultato che meriterebbero, tanto la morfologia del terreno e le condizioni socio-ambientali favoriscono i
bracconieri, che si muovono come gruppi di guerriglieri in un territorio che conoscono e controllano benissimo e che li protegge, costringendo i Guardiaparco a muoversi a loro volta con tecniche di guerriglia, adeguando i livelli tattici, utilizzando l'agguato, organizzando il blitz, penetrando con fatica l'impermeabilità del loro scudo sociale. A volte le azioni di contrasto riescono a disturbarli notevolmente, al punto da costringerli alla rinuncia e a guadagnare una fuga anche molto scomoda e rischiosa. Altre
volte va bene, e si riesce a catturare qualcuno, a sequestrare un'arma, a rimuovere trappole, a salvare qualche animale. E il bilancio che si può fare di questi ultimi anni parla di risultati solo apparentemente modesti a
fronte delle dimensioni e delle caratteristiche del fenomeno: circa 500 trappole di vario tipo e 9 fucili sequestrati, 19 persone denunciate e 147 identificate. Al di là di questi numeri, il feedback migliore lo si ottiene dalla reazione di questi personaggi. Infatti, la costante pressione, evidentemente efficace vista la rabbiosa intolleranza che suscita, provoca ritorsioni come nei contesti bellici: ripetuti atti vandalici verso le
strutture del Parco, distruzione della segnaletica informativa del Parco, disseminazione reiterata di tavole chiodate sulle piste di montagna, che in diverse occasioni hanno provocato danni ai mezzi di servizio, animali
massacrati per sfregio. Ogni intervento sul campo ha anche una funzione di "marcatura" del territorio, lì dove da una parte si nega la possibilità di zone franche e dall'altra se ne rivendica l'irrinunciabilità. Un cartello
stradale trapassato a pallettoni è l'equivalente di una scritta murale delle bande metropolitane, avvisi pubblici dalla leggibilità immediata indirizzati a destinatari noti, in cui si comunica la riappropriazione di un'agibilità e
di un dominio sul territorio. Una nuova minaccia e una nuova sfida.

Un clima di guerra a bassa intensità, quindi, con dinamiche che si esprimono in modo non visibile, con rapporti di forza e rivolgimenti di fronte che si confrontano nell'indifferenza generale, con andamenti che catturano l'attenzione solo dei membri delle due "bande".

Questa solitudine sociale, culturale, e soprattutto istituzionale e politica che accompagna chi si impegna sul campo contro il bracconaggio, rischia di traslare l'azione pubblica di contrasto su un piano di "mission" personale, seppur esercitata in virtù di una funzione professionale, condivisa solo dal gruppo di lavoro, o meglio dai membri della "banda", favorendo lo sviluppo di un senso d'identità e la centralità di un obiettivo che non coincidono più necessariamente con la missione istituzionale, o comunque a questa non più esclusivamente riferiti. Una volontà e una azione che lentamente si disgregano dal quadro istituzionale di appartenenza, sempre più distratto e disinteressato, assumendo una connotazione di battaglia ideale, un
confronto/scontro sul piano dei valori e delle spinte motivazionali individuali e di gruppo. E anche i bracconieri, nel contesto locale, tendono a trasferire il conflitto su un piano personale: loro infatti, registrando
il sostanziale disimpegno dello Stato e delle sue articolazioni territoriali sulla materia, avvertono l'azione antibracconaggio non come una funzione pubblica istituzionale, ma solo come l'impegno individuale e la "fissazione" incomprensibile di singoli Guardiaparco, nemici individuati con nome e cognome. E anche questa tendenza a ricondurre l'azione pubblica ad un conflitto tra gruppi identificabili contribuisce a perfezionare il
meccanismo di traslazione, e anzi ne è già prima dimostrazione oggettiva.

Trasformazione che può percepirsi anche dalla riservatezza con cui si esprimono i sentimenti del personale impegnato, dal leccarsi le ferite in privato, dal gioire senza clamori dei risultati ottenuti, dalle silenziose
amarezze per le fatiche infruttuose, dal soffrire interiore per la femmina di gatto selvatico uccisa, come fosse un compagno caduto sul campo, dal poco istituzionale desiderio di ottenere vendetta. Una dimensione separata, sempre più "privata" del conflitto, quindi, racchiusa in se stessa e che non
appare raggiungibile dal pubblico sentire, dall'analisi politica, dall'agire istituzionale.

Tutto nella colposa assenza (del resto) dello Stato.

Ma adesso lo Stato ha deciso di porre attenzione alla problematica: legalizzare tutto ciò che oggi è illegale in materia venatoria (vedere il disegno di legge del senatore Orsi, PdL). Nessun reato previsto = nessun
fenomeno criminale da contrastare. Nessun patrimonio collettivo da difendere da avidità private.
Niente più guerra tra bande da combattere in solitudine.
Niente più gatti selvatici crocifissi, almeno illegalmente. Forse.

Scusate la lunghezza.

Stefano Donfrancesco PNR Monti Simbruini


22/2/2009:

Riceviamo e Pubblichiamo da
CENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA - LIPU - ROMA

Il Disegno di legge del senatore Franco Orsi: Una lista di orrori senza fine.

Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più graviattacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessasicurezza: un disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia. E'firmato dal senatore Franco Orsi.Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle areeprotette, abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altrenefandezze.
La legge 157/1992, l'unica legge che tutela direttamente la fauna selvaticanel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.

Ecco la lista degli orrori.

Sparisce l'interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna.
L'Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!

Scompare la definizione di specie superprotette .
Animali come il Lupo, l'Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.

Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione .
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.

Totale liberalizzazione dei richiami vivi!
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti "prigionieri" in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente.Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato. Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti!!! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi.

700 mila imbalsamatori
I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?

Mortificata la ricerca scientifica
L'Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica , oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione distandard uniformi sul territorio nazionale.

Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili .
Un'incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette!

Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale!
Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!

Licenza di caccia a 16 anni .
Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili!

Liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera!

Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti e eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale "dia fastidio". Un vero e proprio Far West naturalistico.

Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili.
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell'Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!

Caccia con neve e ghiaccio.
Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.

Ritorno all'utilizzo degli uccelli come zimbelli!
Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!

Ridotta la vigilanza venatoria.
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d'Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!

Cancellato l'Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale.
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L'ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa. E altro, tanto altro ancora.

Diffondete questo documento, iscrivetevi alle liste in difesa degli animali selvatici che stanno nascendo sui blog, su Facebook, scrivete ai parlamentari, scrivete ai senatori della Commissione Territorio e Ambiente ,

http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=scom&leg=16&tipo=0&cod=13

partecipate alle iniziative che saranno organizzate! Evitiamo che l'Italia precipiti in questa forma di barbarie. La natura è la nostra vita.

Fermiamoli!!!

CENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA - LIPU - ROMA
Via U. Aldrovandi,2 (ang. Via Belle Arti) 00197 Roma
tel/fax 06.3201912 orario: 9.30-17.30 continuato tutti i giorni compresi i festivi

e-mail: crfs.roma@lipu.it   sito internet: www.crfslipuroma.it

Da oggi puoi destinare il 5 per mille dell'IRPEF a sostegno del volontariato, senza nessun costo in più. Scegli la LIPU, firma nella casella "Onlus - sostegno del volontariato, delle organizzazioni.." e trascrivi il nostro codice fiscale 80032350482. Diffondi tra i tuoi amici questa importante iniziativa! Grazie!



RISERVA NATURALE REGIONALE MONTAGNE DELLA DUCHESSA

2° Comunicato stampa
Corvaro – Borgorose (Rieti) ore 16.30 – 9 dicembre 2008
Oggetto: Indagini Orso Marsicano morto nella Riserva Montagne della Duchessa

In data odierna una equipe di 40 esperti, appartenenti ai Guardiaparco e operatori tecnici della Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa, ai comandi di Stazione del CFS di zona (Borgorose e Lucoli), al Soccorso Alpino del CFS, supportati da alcuni Guardiaparco dei Monti Simbruini e da personale della Riserva Orientata Monte Velino, da operatori tecnici del Corpo Forestale dello Stato e da alcuni tecnici Naturalisti dell'ARP (Agenzia Regionale Parchi), hanno eseguito un sopralluogo nella zona dove è stato ritrovato morto l'Orso Marsicano.

Il gruppo ha poi proseguito il rastrellamento dell'intera area della Riserva Regionale Montagne della Duchessa alla ricerca di possibili indizi e tracce ricollegabili al decesso dell'esemplare di Orso Bruno Marsicano avvenuto il 7 dicembre in località “Valle Amara”. Le operazioni sono state coordinate dal Responsabile del Servizio Guardiaparco della Riserva Dott. Gianpiero Di Clemente e dalla Dott.ssa Tiziana Altea del Corpo Forestale dello Stato.

Al momento l'istruttoria sul caso è ancora in corso e dai dati raccolti, rimangono aperte tutte le ipotesi, nessuna esclusa, sulle cause che hanno portato alla morte dell'animale. Nel frattempo presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Lazio e la Toscana , sede di Roma, è in corso, in queste ore, la necroscopia e solo successivamente ad altre approfondite analisi si potrà risalire alla causa di morte dell'Orso.

Pertanto, la Riserva Naturale Regionale Montagne della Duchessa, invita a valutare con attenzione quanto riportato da altre fonti sulla vicenda, prima che sul caso venga fatta piena luce.


Riceviamo dalla FIE comitato Lazio e pubblichiamo:

Cari Amici ambientalisti,
siamo alle solite storie di nvasioni del territorio anche in luoghi protetti come i Parchi!
Mi auguro che anche voi conosciate la problematica inerente la delocalizzazione delle antenne da monte Mario e da monte Cavo verso monte Gennaro, all'interno del Parco Naturale Regionale dei monti Lucretili.
Per non essere prolisso nell'esplicazione di quanto sta succedendo, vi invito a leggere la nota stampa allegata con i commenti di Luciano Meloni e Carlo Boldrighini.
Poichè, come Mountain Wilderness Lazio, riteniamo che le adozioni del Consiglio Regionale del Lazio e le controdeduzioni del Comitato Regionale per il territorio siano davvero insostenibili, in sostegno
all'azione Consiglio del Parco (assolutamente contrario a questa decisione) vi proponiamo un incontro con tutti voi, nella speranza che possiate condividere delle azioni da intraprendere per manifestare la
contrarietà a questo progetto.
Ecco di seguito l'invito a cui vi prego di dare una risposta, a questa mail: lazio@mountainwilderness.it, appena possibile: Le antenne a Monte Gennaro, due torti non fanno una ragione!
Mountain Wilderness Lazio propone un incontro con le Associazioni ambientaliste del Lazio, con soci e simpatizzanti, per discutere sulla chiusura dell'istruttoria per la variante del Piano territoriale di coordinamento delle Antenne il cui esito è stato l'approvazione di un enorme sito trasmittente nel Parco Reginale Naturale dei Monti Lucretili.
Dopo aver correttemente seguito le regole democratiche di partecipazione, che prevedono osservazioni e controdeduzioni ai piani di qualsiasi livello come quello in oggetto, non possiamo che dirci
sbigottiti dagli esiti dell'istruttoria.
Nonostante l'importanza del sito e la localizzazione in zona di massima tutela del Parco dei Monti Lucretili, il Comitato tecnico regionale per l'Urbanistica, ha autorizzato l'intervento.
In attesa della pubblicazione ufficiale sul BUR Lazio degli a tti, MW Lazio desidera confrontarsi con il ! mondo am bientalista laziale e trovare delle soluzioni condivise a questo disastro annunciato. Ricordiamo che
già nel mese di maggio 2007 è stata organizzata una manifestazione su Monte Gennaro per manifestare questa contrarietà, alla presenza del Presidente del Parco e di due Consiglieri.
Hanno assicurato la presenza a sostegno delll'iniziativa:

Paolo Piacentini - Presidente del Parco dei Monti Lucretili
Gilberto de Angelis - Consigliere del Parco
Lino Imperiali - Italia Nostra di Palombara Sabina
Carlo Bordrighini - Presidende sez. Italia Nostra "Aniene e M.ti Lucretili
Luciano Meloni - Mountain Wilderness

 

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